I 3 Tool Gratuiti di Google fondamentali: Google Analytics, Google Search Console e Google Tag Manager

In questo articolo parlerò dei 3 tool gratis di Google fondamentali per monitorare i risultati del tuo sito web. Come avrai intuito dal titolo ti sto per presentare Google Analytics, Google Search Console e Google Tag Manager.

Ognuno dei tre, preso singolarmente, offre informazioni differenti che dovrai imparare a integrare e a leggere con un occhio analitico. Sono gratuiti ma altamente performanti e dovrebbero essere l’ABC per chi desidera monitorare il proprio sito web per migliorare le opportunità di guadagno (e non solo).

Perché utilizzarli ed a cosa servono

Come ti ho anticipato qui sopra il loro utilizzo serve ad avere una visione panoramica di come gli utenti arrivano al tuo sito, quali azioni compiono e cosa dovresti migliorare per ottimizzare la navigazione e, quindi, le conversioni.

Quindi questi tre tool sono parte integrante della tua strategia di posizionamento e di miglioramento del ROI. Sicuramente lo saprai già ma il web oggi è fin troppo saturo di siti web simili: ogni giorno nascono e muoiono nuovi blog, nuovi eCommerce e nuovi portali. Sono molto pochi quelli che arrivano a scalare le vette del posizionamento diventando punti di riferimento reali per gli utenti.

Per diventare il “numero uno su Google” il lavoro da fare è tanto ma non devi scoraggiarti perché basta procedere compiendo piccoli ma importanti passi quotidiani.

Tra questi ci sono da considerare il posizionamento, l’indicizzazione, i tempi di caricamento delle pagine, la sitemap e molto altro ancora. Per migliorare tutti questi aspetti dovrai iniziare ad utilizzare i 3 tool gratis fondamentali di Google. Ecco perché te li presenterò in dettaglio.

Google Analytics

Questo strumento è come il cruscotto di un’auto perché mostra lo stato di salute del tuo sito web, con dati e statistiche molto dettagliati. Trovi i risultati organizzati in grafici e tabelle in modo tale che tu possa leggerli in modo semplice ed intuitivo.

google analytcs

Per attivarlo dovrai avere un po’ di dimestichezza con il codice del tuo sito web ma la procedura è semplice e idonea anche a chi non ha esperienza. Devi entrare sulla pagina ufficiale di Google Analytics e creare un account.

Dovrai quindi inserire la URL del tuo sito web e dimostrare che sia tuo, ovvero incollare uno script dentro ogni pagina del sito da monitorare. La procedura passo per passo è indicata proprio in fase di registrazione per cui ti basterà seguire le istruzioni di Google.

Tieni presente che oggi ci sono dei plugin che ti permettono di apportare modifiche al codice anche senza conoscenze a livello di programmazione e, quindi, potrai eseguire questa operazione senza compromettere il tuo sito web (l’alternativa migliore e che ti consiglio è l’inserimento tramite Google Tag Manager, come vedremo tra poco). A questo punto potrai iniziare a monitorare in tempo reale tutto quello che accade sul tuo sito.

L’interfaccia di Google Analytics si compone di tre aree principali chiamate Pubblico, Acquisizione e Comportamento. Su Pubblico trovi i dati delle visite e il numero di utenti che sono arrivati sul tuo sito con tempi di visita, frequenza di rimbalzo, tipo di pubblico ecc..

Su Acquisizione trovi la suddivisione dei canali attraverso cui gli utenti hanno raggiunto il tuo sito, cioè:

  • Ricerca organica;
  • Campagne;
  • Ingresso diretto;
  • Referral;
  • Email;
  • Social.

Infine su Comportamento trovi le pagine visitate e il comportamento delle persone durante la sessione. Su Panoramica, infine, hai una visuale delle pagine più cliccate con flussi di visita e il link della pagina da cui sono entrati.

Perché usarlo?

Google Analytics è uno strumento essenziale per capire quali sono i miglioramenti da apportare al tuo sito perché ti mostra non solo l’andamento globale del tuo sito, ma permette di compiere analisi molto dettagliate a partire dalla base di dati. Se su una pagina noti che le persone entrano, rimangono molto tempo e poi iniziano a visitare anche altre pagine significa che hanno trovato ciò che cercavano. Al contrario se noti che escono dopo pochi secondi dall’ingresso c’è qualcosa che non va. Con Google Analytics non potrai capire se questo dipende dai contenuti o dalla lentezza di caricamento della pagina ma hai la certezza di avere un problema da risolvere.

Google Search Console

Google Search Console è il vecchio Webmaster Tool di Google. Lo possiamo abbreviare comunemente con GSC ed è uno strumento SEO importantissimo che serve a scoprire cosa serve al tuo sito per migliorare il posizionamento. Difatti con GSC trovi gli errori di scansione del crawler, dei rich snippet, di usabilità,  pagine AMP e molto altro, permettendo di individuare facilmente i problemi di indicizzazione del sito.

search console

GSC permette di capire se il motore di ricerca abbia indicizzato o meno il tuo sito web a partire dalla sitemap.xml, dalla struttura dei link interni e così via. Questo strumento offre infatti moltissime informazioni sul rendimento, sui problemi di sicurezza, informazioni sui link e lo stato di AMP e Copertura Indice. Ci dà informazioni sull’usabilità del sito e ci spiega anche dove sono esattamente posizionate le criticità.

Inoltre ti consente di analizzare le query con cui il sito ha ricevuto traffico dalle SERP e scoprire quali pagine hanno ricevuto più impressioni e click sui risultati di ricerca organici.

Abbinato a Google Analytics è uno strumento di monitoraggio utilissimo ad avere una visione di insieme del sito, e scoprire cosa deve essere migliorato per ottenere più visite e, quindi, maggiori possibilità di conversione.

Google Tag Manager

Google Tag Manager o semplicemente GTM è un tool gratuito, una sorta di contenitore utile per gestire i tag e tutti gli script di tracking e monitoraggio del tuo sito. Serve a organizzare e gestire i tag dei tool di analisi e monitoraggio presenti sul tuo sito web. Si tratta di un servizio che ti consente di gestire i vari script che hai inserito nel codice e aggiungere tag di tracciamento evitando di passare per l’html di una pagina.

Cosa sono i tag e perché è necessario un Google Tag Manager?

Il tag è uno script o un elemento per il tracciamento/monitoraggio che vuoi inserire nel tuo sito. Si tratta di una piccola parte di codice in Javascript che ha lo scopo di raccogliere dati di utilizzo di servizi di terze parti come Google Analytics, Google Ads, Facebook Ads e tanti altri tool di terze parti o script personalizzati.

Quindi a cosa serve Google Tag Manager?

Molto sinteticamente ti fa risparmiare tempo nelle implementazioni, in quanto le dovrai fare una volta sola e non su ogni singolo elemento/pagina del sito, oltre ad avere un solo ambiente dove poter gestire tutti i codici di tracciamento. Inoltre ti aiuta a testare i tag più velocemente e capire se funzionano o meno. Quindi consente di aggiungere, rimuovere, modificare, abilitare o disabilitare qualsiasi tipo di tag senza toccare il codice e senza aggiungere ulteriori plugin/mettere mano al codice del tuo sito.

Come si inizia?

Per creare un account basta entrare sulla Pagina principale e fare login con le credenziali del tuo account Google oppure creandole nuove. Anche qui dovrai inserire la URL del tuo sito web e le informazioni della tua azienda o attività online. Infine dovrai scegliere dove posizionare il contenitore di tag, cliccare su crea, accettare le condizioni del servizio ed il gioco è fatto. Adesso otterrai un codice per installare il Tag Manager e quindi, copiare la porzione di codice che ti verrà mostrata sull’header e nel body di ogni pagina del tuo sito. Se hai dubbi vedrai che nella procedura indicata da GTM ci sono tutte le accortezze per portare a termine l’operazione.

Come si procede?

Il codice è composto da una sigla simile a questa GTM – xxxxxxxx che è l’ID del tuo contenitore e serve ad identificarlo. Al primo utilizzo potrai usare i modelli predefiniti che trovi compilando il form per attivarli. Ti basterà cliccare su Area di Lavoro, cliccare su Nuovo e cliccare su Configurazione Tag. Il vero lavoro arriva in questa fase, quando dovrai sviluppare le potenzialità di GTM per migliorare il monitoraggio del tuo sito web. Se non sei uno sviluppatore non occorrerà una conoscenza professionale ma per alcune azioni sarà necessario concedersi tempo per studiare e approfondire HTML, Javascript ed altri linguaggi di programmazione.

Conclusioni

Chi è alle prime armi troverà molte parole incomprensibili e si potrà sentire smarrito davanti a tutte queste nozioni da imparare. Vorrei tranquillizzarti ricordandoti che nessun bambino nasce capace di camminare, anche se questa considerazione può suonare lievemente paternalistica.

Volendo essere più pratici come puoi imparare tutte queste informazioni per avere reali profitti dal tuo sito web? Prova a prendere nota di tutti i termini che non conosci e imparane le definizioni, perché avere una conoscenza teorica degli strumenti e dei concetti che ho nominato è di aiuto a comprenderne l’utilizzo pratico.

Infine sperimenta ciò che apprendi su un tuo piccolo progetto personale, concedendoti anche il lusso di sbagliare. Infatti gli strumenti di monitoraggio che ti ho presentato sono basati sul concetto di errore-soluzione. L’errore è l’indizio che ti fa capire come devi procedere, e quindi, prima di mollare tutto perché ti sembra troppo difficile, prova ad utilizzare uno strumento alla volta e, quando ti sarà diventato pratico, procedi ad integrare quello successivo.

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